SPACE FLOWER

Origami nello spazio


Come riportato nell’articolo introduttivo IL FOLDING è #SCIENZA ti parlerò di come le pieghe stiano riuscendo a trovare sempre più spazio e applicazioni concrete anche nel mondo del hi-tech. 

Voglio partire con quello che considero l’esempio più perfetto per aiutarti a comprendere quanto questa faccenda del folding stia diventando seria ed importante e non solo un passatempo per bambini. Un esempio su tutti?

Lo Space Flower!

Una lente solare orbitante frutto della collaborazione tra l’origamista e fisico statunitense Robert Lang e (udite udite) la NASA.

Una centrale solare orbitante è a tutti gli effetti una centrale elettrica costruita su uno o più satelliti che, attraverso celle fotovoltaiche, convertono la luce del Sole (senza il problema della variabilità delle condizioni atmosferiche, come nubi e pioggia che si riscontrano sulla Terra) in corrente elettrica da ritrasmettere sul pianeta sotto forma di microonde o laser. Naturalmente tutto ciò ha dei costi altissimi e da una ventina d’anni gli scienziati hanno iniziato a studiare soluzioni alternative per abbatterli.

Questo pannello solare sfrutta la struttura pieghevole della Mappa di Miura (astrofisico e origamista giapponese che nel 1995 inventò lo Space Flyer Unit o SFU, un satellite per esperimenti sulla microgravità), per ottimizzarne il volume in fase di lancio e aumentarne quanto più possibile le dimensioni e dunque l’efficienza energetica delle superfici fotovoltaiche a gravità zero. 

In sostanza si è trattato di rendere l’oggetto da lanciare nello spazio il più compatto possibile quando piegato e il più ampio possibile una volta aperto, passando da 2,7 a 25 metri di larghezza.

Un oggetto all’avanguardia.

QUESTO VIDEO (in inglese) illustra molto bene il lavoro di chi l’ha progettato.

La mappa di Miura è un metodo per ripiegare una superficie piana (sia essa un foglio di carta o altro materiale) in un’area più piccola, formando una tassellazione mediate parallelogrammi. 

Tirando due angoli opposti la superficie si apre e chiude con estrema facilità, perchè le pieghe imprimono e consentono alla suddetta superficie di ‘memorizzare’ (shape-memory) la geometria specifica che le permetterà di collassare su stessa. (In gergo origami il verbo collassare, in inglese collapse, fa appunto riferimento al ripiegamento di una superficie su se stessa).

In parole povere partendo da un piano si crea una struttura tridimensionale che poi si riappiattisce e che può riaprirsi e richiudersi meccanicamente infinite volte.

Esistono tantissimi tipi di tassellazioni, quella dello Space Flower e della mappa di Miura è a forma di parallelogramma.

Per provare a piegare la tua prima mappa di Miura ti segnalo QUESTO VIDEO.

Oppure direttamente dal sito della NASA trovi un semplicissimo DIY project creato dal Jet Propulsion Laboratory per realizzare il tuo piccolo prototipo di lente solare origami.

Ingegneri, fisici, astrofisici e matematici di tutto il mondo si sono dimostrati pronti ad essere contaminati dalle pieghe e dall’origami. E tu?

 

Enjoy Folding!!

×