IL PLISSÉ

Breve storia di un tessuto senza tempo

 

Nell’articolo introduttivo IL FOLDING è #MODA ti dicevo di volerti fare scoprire come e quanto le pieghe abbiano giocato un ruolo fondamentale anche nella moda. Ma prima di portarti nel luccicante mondo di designer e creatori di moda, vorrei parlarti brevemente di ‘Monsieur Le Plissé’, perchè come si fa a non amarlo!

Il tessuto plissettato o plissé è un tessuto elegantissimo e senza tempo.

Versatile e per questo impiegato nei più svariati settori dall’abbigliamento (gonne, abiti, accessori) all’arredamento (lampade, tende, rivestimenti).

Il tessuto pieghettato, lo dice la parola, si ottiene piegando, pressando e mettendo in forma la stoffa con vapore e/o calore ad alta temperatura e talvolta cucendola secondo serie regolari di pieghe. In sostanza si tratta di alternare pieghe monte/valle ad intervalli regolari di varia ampiezza, stabiliti in base all’effetto che si desidera ottenere.

Questa lavorazione impreziosisce la stoffa, la decora, le da corpo e la rende più resistente all’usura del tempo evitando all’abito di sformarsi.

Ti sarà sicuramente capitato, almeno una volta nella vita, di pieghettare un foglio di carta per farne un pratico ventaglietto nel disperato tentativo di sfuggire all’afa estiva. E avrai notato anche come, una volta piegato, il foglio acquisti maggiore potenza e si rafforzi. Come una vela tesa, riuscendo a spostare più aria, l’umile foglio riesce a trasformarsi in vigoroso ventaglio.

Che sia la tecnica di folding più usata e diffusa al mondo è evidente!

Nonostante si abbiano tracce di tessuti plissettai fin dall’Antico Egitto (dove si ottenevano immergendo il lino in una soluzione di gomma liquida e poi pressato) bisognerà aspettare l’inizio del Novecento perchè questa tecnica venga riconosciuta, si diffonda e detti tendenza. 

Nel 1909 grazie al poliedrico talento dello spagnolo Mariano Fortuny Y Madrazo, venne ufficialmente brevettato il tessuto plissé, detto ‘fortuny’ grazie al quale prese forma il celeberrimo abito ‘Delphos’, che vestì dive del calibro di Isadora Duncan e Eleonora Duse, la collezionista d’arte Peggy Guggenheim e molte altre.

E come dimenticare poi il leggendario abito di seta bianca plissettata indossato da Marylin Monroe nella scena dello svolazzamento metropolitano in ‘Quando la moglie è in vacanza’.

Nell’esatta metà degli anni ’50 quella scena spontaneamente provocante fece gridare allo scandalo l’America puritana e in effetti costò alla diva anche un divorzio, ma a me piace considerarla (oltre ad un’operazione di marketing strepitoso) il degno coronamento di una lunga ed onorata carriera per il plissé, oltre che per la mitica Marylin.

Da quel preciso momento la plissettatura non è più stata soltanto elegante e di classe, alto borghese, ma ha conquistato nuovi orizzonti e veicolato nuove sensazioni quali la sorpresa, la sensualità che non si costringe più, la libertà di essere belle, diventando un divertissement per tutte le donne del mondo. Grazie anche per questo Norma Jeane!!

Oggi importanti stilisti e maison di moda come il giapponese Issey Miyake e Dior continuano ad offrirci mirabili interpretazioni del plissé e non temere, presto te ne parlerò!!

 

Enjoy Folding!!

×