BREVE STORIA DELL’ORIGAMI

Come hanno fatto gli origami ad arrivare fino a noi

La storia della piegatura della carta è tutt’altro che breve a dire il vero. 

Con questo articolo ho creato per te un piccolo Bignami sulla storia dell’origami, dalle sue origini ad oggi, ma prometto che in futuro approfondirò i punti che seguono.

Come accennato nell’articolo introduttivo dal titolo IL FOLDING è #ORIGAMI sono in molti a pensare che gli Origami siano nati in Giappone, ma ciò è vero solo in parte.

Come ti dicevo la parola è giapponese e significa ‘piegare la carta’, così come giapponese è il suo universo culturale di appartenenza. Amato in tutto il mondo per la sua essenzialità, il suo rigore, la sua innata capacità di celebrare e di meravigliarsi della caducità della vita e della purezza della natura, il Giappone, paese antico e moderno al contempo, pur con tutte le sue naturali contraddizioni, è un paese che affascina sempre di più.

Ecco uno schema che illustra moooolto sinteticamente come l’arte di piegare la carta sia giunta fino a noi:

– 105 d.C., in Cina viene inventata la carta. 

– 610 d.C., grazie a un monaco buddista, la tecnica per la fabbricazione della carta arriva in Giappone. 

– Periodo Heian (714 – 1185 d.C.): durante le cerimonie religiose o in altre occasioni importanti si iniziano a piegare le prime figure astratte come le strisce di carta pieghettata simbolo della presenza divina (go-hei), usati ancora oggi per le offerte propiziatorie e sempre presenti nei luoghi di culto e le stilizzate farfalle maschio (o-cho) e femmina (me-cho) usate nelle cerimonie nuziali.

– Periodi Kamakura (1185 – 1333) e Muromachi (1333 – 1573), conoscere l’origami divenne simbolo di potenza e di buona educazione, tanto che molte famiglie iniziarono ad usare gli origami come stemmi o sigilli e divenne usanza regalarne come segno di devozione in accompagnamento a un dono (noshi).

– Periodi Azuchi-Momoyama (1573 – 1603) ed Edo (1603 – 1867), l’origami si trasforma in un passatempo popolare. Nascono molti modelli classici tra cui la gru tradizionale.

– A cavallo tra il XVI e il XVII secolo la piegatura della carta arriva in Europa e proprio in Italia, si sviluppò un particolare tipo di plissettatura utilizzata per la decorazione di salviette e tovaglioli che impreziosivano i ricchi banchetti rinascimentali. 

– Anche in Spagna e Germania si iniziò a piegare la carta; fu Friedrich Fröbel (1782-1852) illustre pedagogo tedesco, il primo a riconoscere all’origami le sue grandi potenzialità didattiche facendolo diventare una delle attività fondamentali da praticare nei suoi Kindergarten.

– Dal XIX secolo l’origami ha conosciuto un intenso sviluppo e l’elaborazione di forme più moderne e complesse lo hanno progressivamente portato a raggiungere livelli di eccellenza.

– Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’origami ha avuto uno sviluppo rapidissimo grazie all’opera del grande maestro Akira Yoshizawa, inventore del sistema di notazione delle pieghe in uso ancora oggi. Un alfabeto fatto di frecce, lineee e altri simboli utilizzato nelle istruzioni origami di tutto il mondo. Uno standard universale.

Oggi sono davvero tanti i modelli origami esistenti e il numero è sempre in crescita. Grazie al lavoro e alla passione dei tanti origamisti in giro per il mondo è possibile fare esperienza diretta di un’arte antica di 2000 anni con un semplice clic. 

Se non hai mai piegato un origami ecco a te un tutorial della adorabile Paper Kawaii da cui potresti partire!

 

Enjoy Folding!!

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